Basket. Il 3 ottobre al via il campionato di AS contro Carugate per la Delser

Manca pochissimo: siamo all’epilogo ormai della pre-season per la Libertas Basket School Udine targata Delser. Il 3 ottobre l’esordio, il via ad un nuovo campionato di A2 in casa del Basket Carugate: palla a due ore 20.30 per la prima gara ufficiale della stagione ‘20/’21.

Si chiude un mese di lavoro intenso per la formazione arancione, un periodo volto a rimuovere la ruggine da quarantena, ma altresì mirato ad unire un collettivo profondamente rinnovato in estate. A fine agosto il raduno agli ordini del confermato coach Matassini, ora la chance di dar frutto sul campo alle ore spese in palestra fra preparazione fisica e tecnica.

Al battesimo nel torneo post-lockdown, le volpi incroceranno le spade con Carugate, squadra reduce – in virtù del posizionamento ottenuto durante l’annata poi interrotta dal covid – dalle Final Eight di Coppa Italia di Serie A2 giocate a Moncalieri nell’ultimo weekend di settembre. Poco male se la prima, storica esperienza del team lombardo nella competizione nazionale si sia conclusa al debutto di fronte a Faenza: quello del neo-tecnico Stefano Fassina può già dirsi un gruppo agguerrito. Ringiovanito, per quanto ricco di esperienza e talento: da Sara Canova, guardia che accorpa in sé gran personalità ed estro, a Beatrice Olajide, in luce lo scorso anno a Vicenza, passando per il trio classe 2002 giunto dal florido vivaio di Costa Masnaga – AlleviDiscacciatiColognesi. Saranno questi, e non solo, gli ostacoli che Da Pozzo e compagne dovranno superare per un sereno ritorno a casa, indenni, i primi due punti in saccoccia.

Preludio all’impegno in trasferta con Carugate, una seconda trafila di esami volti a scongiurare la presenza del virus tra le file del club Libertas: i test sierologici (con l’aggiunta dei tamponi) verranno effettuati nel pomeriggio di martedì 29 settembre al palasport “Benedetti” dallo staff della Salus Alpe Adria di Branco.

È il tecnico LBS Alberto Matassini, dunque, a inquadrare il momento vissuto dalla sua squadra fra certezze del pre-campionato e attese per l’inizio di una nuova avventura.

Coach, un giudizio, innanzitutto, su questo primo mese di lavoro.

«Il gruppo ci è apparso sin da subito motivato: abbiamo quindi approfittato di questa grande disponibilità per lavorare duro. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, pur se consapevoli di quanto ancora ci sia da migliorare. Vista l’età media del gruppo, per esempio, ad alcune giocatrici devono essere ancora insegnati molti aspetti del gioco: non si tratta di doverle allenare ma di far prendere loro confidenza con delle situazioni che fino ad oggi non hanno mai incontrato. Insomma, sappiamo di aver imboccato la strada giusta, dopodiché siamo anche coscienti del fatto che ci saranno, durante l’anno, delle curve molto pericolose da affrontare: per questo dovremo essere bravi a saper rallentare per poi tornare ad accelerare in uscita. Metafore a parte, incontreremo delle difficoltà ed è lì che il gruppo dovrà essere bravo ad avere pazienza, a continuare a credere nel lavoro per ripartire senza mai perdere entusiasmo e convinzione in quello che stiamo facendo».

Come procede l’inserimento delle nuove atlete?

«Il gruppo, in generale, sembra già affiatato nonostante siamo soltanto a un mese dall’inizio della stagione. Tale aspetto si riflette fuori dal campo e sul parquet, dove sembra che si stiano creando delle buone intese. Quindi penso che abbiamo scelto dei profili umani – e non solo tecnici – giusti per la nostra dimensione».

A livello atletico quali risposte avete ricevuto?

«Non siamo ancora a un livello di autonomia tale da poter gestire una partita di Serie A per quaranta minuti con gli stessi ritmi, ma stiamo crescendo. Lo si nota di settimana in settimana».

Carugate: avversario tosto per cominciare la stagione ufficiale.

«Si tratta di una squadra che, come noi, ha cambiato molto. Il roster è ringiovanito e perciò ha delle caratteristiche abbastanza simili alle nostre. Può contare su alcuni profili di maggiore esperienza e al contempo puntare sui percorsi di crescita di alcune ragazze alla prima – o quasi – esperienza in Serie A. Ci sono tutti i presupposti per dar vita a un match divertente, fra due squadre che giocheranno a viso aperto. Noi conosciamo e rispettiamo le loro qualità, ma siamo anche consapevoli di quelle in nostro possesso, qualità che proveremo a metter sul campo durante la partita».

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